Racconti di Danilo Massa, anni 30, raccolti da Vincenzo Potì tra il 1998 ed il 1999.
La Vecchia Signora e il Serpente
Tempo fa nel paese di mia madre che è Vernante (prov. di Cuneo), c’era una manifestazione di piazza per la festa della Madonna, si svolgevano vari spettacoli tra cui, vi erano spettacoli anche di magia. In particolare c’era un grande mago e illusionista che, faceva vedere come solo lui con la sola forza delle braccia riusciva a sollevare grossi tronchi di legno oppure, come riusciva tranquillamente a far sollevare persone o sedie in aria con l’utilizzo di poteri magici (apparentemente magici). Tutta la gente chiaramente guardava sbalordita.
Ad un certo punto arrivò una vecchia signora con un fascio di legna caricato sulle spalle dentro un classico telo per trasportarlo.
Questa signora osserva il mago e comincia a dire ai suoi vicini:
" Oh…, scemi, non vi accorgete che vi sta prendendo in giro? "
Qualcuno tra la folla rispose:
" Ma come…ci sta prendendo in giro? "
" Non lo vedete quel grosso tronco, quello che sta sollevando, non è un tronco vero ma, è un tronco di cartapesta ."
" Ma no si tratta di un tronco vero…", rispose qualcun’altra.
" E poi, non vedete quella sedia che lui fa sollevare così, non vedete che ci sono dei fili che la tirano su? "
" No, noi non vediamo nessun filo, non vediamo assolutamente niente! "
L’illusionista ad un certo punto si avvede che la folla inizia ad animarsi e ad arrabbiarsi, si dirige verso la vecchia signora e le chiede:
" Signora, non sarà, che per caso lei sta portando qualcosa d’altro sulle spalle oltre al fascio di legname?"
Così dicendo, l’illusionista le fa aprire il fascio che ha sulle spalle e, fra tutti i vari bastoni e i pezzi di legno che aveva, c’era anche un serpente che chiaramente è uscito subito via ed è scappato.
Non so perché ma, dicono che se tu porti o hai un serpente, o qualcosa di questo genere riesci ad avere questa capacità di vedere cose che altri non vedono.
Ecco, il motivo per cui le persone intorno al mago non riuscivano a vedere i trucchi, mentre la vecchia signora, si.
Il Castello del Duca.
Questa storia si riferisce ad un paese vicino a Vernante ( prov. di Cuneo ), che è Roccavione; a pochi passi da Vernante nella stessa valle. Roccavione è il paese di mio padre.
A Roccavione c’è una specie di collinetta giusto alle spalle del paese; praticamente il paese ci è appoggiato contro, alta una quarantina di metri circa, una collina molto piccola, in cui vi sono ancora oggi alcune rovine. Si diceva che fossero le segrete del castello del Duca.
Questa è una storia che mi raccontavano quando io ero ancora piccolo, un po’ come l’uomo nero.
Si diceva praticamente che, in quel castello lì ci vivesse un Duca veramente molto cattivo.
Il Duca non usciva mai da questo castello di giorno; usciva però di notte con la sua carrozza trainata da cavalli, andava in giro per le strade del paese e si fermava lì dove c’erano le case dei bambini cattivi. E entrando nelle case, facendo uso della forza li rapiva e li portava nelle segrete del castello.
Pare che un giorno, improvvisamente, forse con una scossa di terremoto, il castello del Duca sia crollato di schianto.
Del castello rimasero soltanto le segrete, e pare che tutti i bambini tenuti prigionieri dentro di esse siano riusciti a fuggire e a tornare alle proprie case con i loro genitori.
Adesso praticamente non ci sono più mura perimetrali che, possano far rievocare l’immagine del castello ma solo un cumulo di rovine o meglio ciò che resta delle sue segrete.
Questa storia doveva servire a tenere alla larga i ragazzini da un luogo pericoloso.
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