domenica 19 gennaio 2014

La tortora della Madonna

Di questa antica leggenda si trova testimonianza anche nel libro "Fiorita di leggende" del sacerdote Giuseppe Stocchiero.
La Madonna si trovava sotto una palma presso una fonte, a Menfi. Stava tessendo una tunica per il figlio.

Ad un certo punto due tortore andarono a posarsi sulle sue spalle, ma mentre una rimase a far compagnia a Maria, l'altra volò via dopo pochi secondi. La Madonna la chiamò, allora, per farla tornare ma questa, per dispetto, volò ancor più lontano fino a raggiungere un vecchio tempio pagano in rovina. Lì vivevano alcuni uccellacci maleducati che, non appena la videro, cominciarono a burlarsi di lei. Un corvaccio le si avvicinò e iniziò a beccarla strappandole tutte le penne più belle e provicandole brutte ferite.
La sera, stanca, affamata e dolorante, la tortorella decise di tornare presso la casa della Madonna per ritrovare la compagna. Iniziò a picchiettare con il becco sul vetro, finchè San Giuseppe non se ne accorse e le aprì la finestra. Gesù si prese cura di lei, lavò le sue ferite e le diede da mangiare. Finalmente ritrovò anche la compagna la quale le chiese cosa mai fosse andata a fare in quel posto, e dopo essersi fatta raccontare tutto l'accaduto, le consigliò di non farvi più ritorno.
Ma questa non volle ascoltarla e il giorno dopo decise di tornare. Fece male perchè venne nuovamente picchiata e derisa. Tornò più veloce che potè alla casa della Madonna, e si fermò sul ramo di un albero e piangere. Non volle entrare. Fu in quel momento che giunse il corvo rosso del tempio il quale, approfittando dell'occasione, non si fece scrupoli e la divorò sotto gli occhi attoniti dell'altra tortorella. 
Questa leggenda nasconde, tra le righe, un rapporto conflittuale ancora esistente, all'epoca della sua divulgazione, tra paganesimo e cristianesimo: il primo visto come un argomento dal quale stare alla larga, il secondo il porto sicuro nel quale potersi rifugiare e cercare protezione.


© Monica Taddia
Immagine: Madonna del Cucito - Guido Reni


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