lunedì 4 novembre 2013

"Masche", il nuovo film di Flavia Cantini



Il primo film della giovane videomaker Flavia Cantini è realtà.
“Masche” è un film indipendente di 53 minuti e si propone a quanti vogliano riscoprire storie del passato, aspetti del folklore locale ormai perduti, a chi voglia compiere un “salto indietro nel tempo” e vedere, con occhi curiosi, un 1890 popolato da personaggi e vicende misteriose ma raccontate come vere dagli anziani del Piemonte e dell’entroterra ligure.

Ecco la trama del film: “Ogni luogo ha il suo patrimonio di mistero e racconta di donne e uomini con poteri speciali (sia malefici che guaritori), di leggende, di fatti inspiegabili razionalmente.
Nelle antiche campagne piemontesi figure leggendarie (o reali?) erano le Masche, donne, ma anche uomini, con un particolare potere in grado di soggiogare i malcapitati che non potevano rendersene conto, un’energia per cui bastava un loro sguardo per fermare macchine agricole, far impazzire animali, far ammalare la gente e cose simili.
Negli anni Sessanta, un gruppo di amici e familiari si riunisce in campagna per un allegro pomeriggio in compagnia.
Alla fine del pranzo, i bambini chiedono con entusiasmo a un’ anziana del gruppo di raccontare una delle sue “storie del mistero”, storie dei tempi passati.
Bianca propone due storie che sentiva narrare durante quand’era bambina e che, a detta sua, rievocano fatti realmente accaduti tanti e tanti anni prima.
Una storia di Masche, la storia della Masca innamorata, una storia che aveva coinvolto la famiglia di suo padre “Pensate, una Masca voleva nientemeno che sposare mio padre!
Chiude gli occhi, comincia a ricordare, tutti ascoltano in silenzio e la vicenda si materializza, la Masca Dulcidia si invaghisce del giovane Remo, ma riuscirà nel suo intento?
Ancora, esistevano anche misteriosi guaritori in grado di sanare malattie con antichi riti gelosamente custoditi. E noi lo vedremo davvero.
La telecamera torna indietro nel tempo, cerca per noi le storie narrate dall’anziana signora e le ripropone, vive e reali, a noi spettatori odierni che, altrimenti, non avremmo mai avuto occasione di vedere quelle realtà misteriose del secolo passato”.
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Perché è nato questo breve film? “Per recuperare e riportare alla ribalta un’antica realtà o leggenda delle campagne, per far conoscere al pubblico di oggi (che difficilmente ha modo di sentirne parlare) una parte importante di patrimonio culturale e di folklore locale che rischia di cadere nell’oblio e di essere dimenticato. Ho voluto rispolverare la fine di un’epoca che si situa tra la fine dell’Ottocento e gli anni Quaranta circa del Novecento, trasmettere attraverso il video la figura della Masca piemontese, rendere vive, sotto gli occhi degli spettatori odierni, situazioni misteriose all’ordine del giorno nelle campagne del secolo scorso. Masche vuole essere l'avvio di un recupero, in chiave audiovisiva, di realtà ormai lontane ma accadute nelle nostre campagne, aspetti che magari oggi possono far sorridere ma che sarebbe un gran peccato non poter più ricordare tra vent’anni.
Nella mia ricerca audiovisiva, ho scelto di perseguire il filone della riscoperta di tradizioni e realtà di una volta perchè sono una grande appassionata di queste tematiche e credo che, chi più chi meno, ogni luogo e/o persona conservi qualcosa che vale la pena di tramandare.
E trovo magnifica la possibilità che ci dà il mezzo video: possiamo davvero vedere, seppur interpretati, fatti e realtà di cui ci restano soltanto testimonianze orali o scritte.
Io regista, anche se poco più che ventenne, ho sempre sentito narrare in famiglia episodi legati alla Masca piemontese, fatti accaduti ai miei avi, e ho scoperto un grande interesse per tali tematiche e sentito la necessità di farli vivere sotto l’occhio della macchina da presa.

Flavia Cantini

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