venerdì 22 marzo 2013

Raimondo di Sangro: l'enigmatico incontro tra arte, medicina e mistero

sangro1C’è chi l’ha definito esoterista, chi alchimista, chi inventore, chi addirittura sostiene sia stato un importante massone o militare. In effetti, quando si parla di Raimondo di Sangro VII principe di San Severo, è difficile accordarsi su quale sia la disciplina che abbia caratterizzato la sua misteriosa ed affascinante vita. Nato nel 1710 a Torremaggiore in provincia di Foggia, Raimondo inizia i suoi studi di retorica, filosofia, logica, matematica, geometria, scienza, fisica,  greco latino ed ebraico. Si appassiona all’araldica e alla scultura grazie al suo innato amore per la composizione artistica.
All’età di 20 anni si trasferisce a Napoli, all’apice della sua crescita culturale, e per questo non gli è difficile imporsi sulla stragrande maggioranza dell'aristocrazia napoletana, considerata rozza ed ignorante.
 Ma trattiamo con maggiore attenzione le arti che tutt’oggi attirano milioni di studiosi e turisti  da tutto il mondo, a visitare la famosa Cappella di Sansevero nel centro storico di Napoli. Fu proprio il restauro di questa cappella che lo rese famoso. Restauro che trasuda chiari elementi massonici in stile barocco. Parteciparono al restauro i migliori artisti del panorama napoletano tra i quali Giuseppe Sanmartino, autore del famosissimo Cristo Velato, e Francesco Queirolo, creatore de Il Disinganno, rappresentante un uomo che si districa da una rete a simboleggiare come, dopo una vita di libertinaggio e di azioni nefaste, il padre abbia trovato la forza di uscire dall'inganno terreno per abbracciare la fede.
sangro2La rappresentazione artistica del Cristo Velato e la sua creazione restano ancora oggi un MISTERO rimasto incompreso dagli artisti e scultori contemporanei. Infatti, salta subito all’occhio, come il velo marmoreo, posto lungo tutto il corpo del Cristo, aderisce perfettamente alle forme del viso ed al corpo stesso, tanto che sono visibili le ferite del martirio.
L’impressionante perfezione di esecuzione nello scolpire i due cuscini posti dietro la nuca e degli strumenti post crocifissione, fanno si che sia dia credito alla leggenda che avvolge la vita del principe. Infatti, la storia vuole che, come nel Cristo Velato, anche ne Il Disinganno, la vita sia stata "marmorizzata" con processo alchemico segreto.
Inoltre Raimondo di Sangro è stato anche creatore delle incredibili Macchine Anatomiche. Perfette riproduzioni eseguite nel 1700, del sistema venoso ed arterioso dell’essere umano.
Rappresentate in due individui di sesso maschile e femminile unitamente al sistema scheletrico.
Questa operazione era praticamente di impossibile esecuzione, se si considerano le conoscenze scientifiche del tempo. Inoltre tali corpi sono stati “creati” in corrispondenza della scomparsa di due camerieri che lavoravano in casa di Sangro in quel periodo, e il caso vuole che erano proprio un uomo ed una donna.
sangro3Voci del popolo raccontano di strane urla e rumori molesti provenienti dall’abitazione del principe. Per questo motivo il suo operato è stato a lungo criticato sia dalla Chiesa sia dai salotti aristocratici partenopei. Altra invenzione avvolta nel mistero è la cosiddetta Carrozza Marittima, come evidenziabile da una stampa d'epoca (ancora esistente), si trattava di veicolo perfettamente somigliante a una carrozza terrestre, con tanto di cavalli verosimilmente in sughero o legno, ma al posto delle ruote aveva delle "pale" (azionate da personale nascosto) in grado di viaggiare per mare.
Tale carrozza poteva ospitare dodici persone ed era più veloce delle barche a remi ed a vela dell'epoca (fonte "La Gazzetta di Napoli" 24 luglio 1770).
Con tale mezzo di trasporto, si racconta, che Raimondo riusciva a navigare di notte l’intero Golfo di Napoli, sperimentando di nascosto, le sue incredibili creazioni.
Tutt’oggi è possibile visitare il Museo della Cappella di Sansevero situata nel centro storico di Napoli in Via F. De Sanctis 19/21 aperta i giorni feriali dalle 10.00 alle 17.40 e Domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.30.

sangro4Il quesito che tormenta gli studiosi attuali è “velato” da un enigmatico mistero: come è possibile che uno studioso del 1700 sia riuscito ad acquisire conoscenze così sviluppate ed approfondite in tutti i campi del sapere umano? Come ha potuto mettere in pratica i suoi studi realizzando le opere che oggi ammiriamo con i nostri occhi incantati e sbalorditi? Coloro che hanno dedicato la loro vita allo studio di questo personaggio affermano con fermezza che la scienza non riuscirà mai a svelare CHI e soprattutto in che modo, ha reso Raimondo di Sangro uno dei personaggi più enigmatici della comunità artstica e scientifica partenopea del 1700.

Giuseppe Di Stadio

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