venerdì 22 marzo 2013

Masters School - Intervista all'autrice

Masters School rappresenta un viaggio in un mondo conosciuto, del quale si crede di sapere tutto, dove ci si sente al sicuro, ma improvvisamente accade l'impensabile.
A soli quindici anni Angel si trova faccia a faccia con il proprio destino: quelle che finora nel suo clan erano solo leggende, divengono improvvisamente realtà difficili da riconoscere e da affrontare.

La Masters School, il luogo dove è cresciuta, il posto più sicuro al mondo, si trasforma in una prigione dalla quale sembra impossibile uscirne.

Leggendo tra le righe di questo romanzo si attraversa il cammino di crescita di una master, una non-umana ma anche il percorso di una ragazza adolescente che si trova a dover affrontare da un giorno all'altro una realtà costellata di doveri e responsabilità.
Per prima cosa, Angel dovrà fare i conti con la propria identità; il suo vero nome, Yari, viene sostituito per "necessità" nel momento in cui deve unirsi ad altri nove Masters, i cosiddetti "masters della leggenda"; esseri come lei, predestinati di una guerra secolare che pare quasi non appartenere loro.
Così, per presentarsi al suo futuro, si costruisce una maschera: si veste di sicurezza e determinazione e incomincia a gestire un personaggio che in fondo non le somiglia affatto e dal quale, grazie all'affetto dei suoi nuovi e vecchi compagni e alle vicende anche drammatiche della vita, riscoprirà la propria identità.
Masters School inoltre rappresenta la sfida della sua idealista creatrice: nel corso della storia si affronteranno con gli occhi della protagonista, che narra le vicende in prima persona, gli episodi più crudi della vita di qualsiasi essere umano; il lettore avrà modo di camminare tra amori corrisposti e non, amicizie, passioni, ma soprattutto incontrerà il dolore, la morte: quella sofferenza che nasce quando un addio è indispensabile e chi deve restare deve scegliere se lasciarsi andare oppure continuare a combattere.
Ma R.Cherryh non si limita a descrivere le dinamiche relazionali che intercorrono in tutte le vite: l'autrice vuole andare oltre, sperando di smuovere, tra le righe di un romanzo spensierato e pressoché privo di descrizioni, l'animo del lettore e cercando di porre in primo piano, ancora una volta, la già spesso affrontata questione del bene e del male.
Come si definiscono bene e male? Cosa determina buoni e cattivi? Il mancante rispetto della vita altrui, una guerra invisibile che dura da secoli, o forse una cultura, degli insegnamenti perpetuati nel tempo che non vogliono essere soggetti ad alcuna domanda?
Nonostante le importanti questioni affrontate tra le righe di questo romanzo fantastico, il testo rimane scorrevole, leggero per chi desideri affrontare una lettura che in apparenza sembra avere un certo peso (sono 710 pagine) ma che in realtà lascia molto spazio alla fantasia di chi partecipa alle avventure della sua curiosa protagonista.
Intervista all'autrice R. Cherryh
Ho il piacere e l'onore oggi, di intervistare la nostra amica scrittrice R. Cherryh.
Roberta i nostri lettori ti danno il benvenuto su Italia Parallela
R: Ringrazio lo Staff di Italia Parallela per l'interesse ricevuto nei confronti del mio libro, Masters School, e saluto tutti i suoi appassionati lettori.
Quando e da cosa nasce in te la passione per la scrittura?
R: Scrivo da quand'ero molto piccola, anche se allora non avevo ancora compreso pienamente il significato di tale gesto.
La mia passione per la scrittura nasce infatti dal desiderio di raccontare e di raccontarsi; mettere nero su bianco i propri pensieri, anche se in chiave fantastica, aiuta a dare libero sfogo a diverse emozioni e permette di condividerle con altri.
Quali sono le ragioni che ti hanno spinto a scegliere questo tipo di soggetto ed ambientazione per la realizzazione del romanzo?
R:Innanzitutto desideravo descrivere luoghi e personaggi il più possibile vicini alla gente comune; in secondo luogo ho scelto Monza, la città in cui sono cresciuta, per via dei numerosi ricordi che per me custodisce.
Il genere è semplicemente il mio preferito: credo che tra le righe di un Fantasy si possano scoprire moltissime cose riconducibili al reale e penso che questo tipo di scrittura aiuti a dare libero sfogo alle proprie emozioni nella giusta maniera, permettendone il distacco e di conseguenza un'adeguata rielaborazione.
Abbiamo letto spesso che nel tuo testo si nasconde una leggera venatura autobiografica. Puoi confermarci tale affermazione?
R:Certamente. Angel è una sorta di mio alter-ego, anche se per certi versi non mi somiglia affatto.
Diciamo che da me quindicenne ha preso sicuramente la maschera di sicurezza che indossa sin dall'inizio del libro ma considerando che il testo è stato scritto all'età di diciannove anni, ora che ne ho quasi ventiquattro, molte cose sono cambiate.
Quali obbiettivi intende raggiungere il tuo romanzo?
R:Direi che l'obiettivo principale è quello di arrivare alla gente, di comunicare oltre che di offrire una lettura veloce e spensierata nonostante gli episodi più cupi del testo.
Facciamo un po di gossip e sentimentalismo per i nostri lettori più passionali...Quali sono le sensazioni che una giovane scrittrice come te, con incredibili ed attestate qualità e prospettive future, prova nella realizzazione delle sue prime opere?
R: Innanzitutto non mi ritengo differente dalla maggior parte della gente, per questo le mie emozioni sono paragonabili a quelle di qualsiasi persona che riesca a realizzare uno dei propri obiettivi; in tre parole: entusiasmo, orgoglio, paura.
Entusiasmo e orgoglio sono abbastanza comprensibili, paura perchè la pubblicazione del primo testo non è assolutamente un punto di arrivo, bensì un punto di partenza; da adesso comincia la vera battaglia per quanto riguarda me e la scrittura.
Tornando a Masters School, come giustifichi la scelta di una narrazione povera di descrizioni dettagliate?
R: La mia narrazione non necessita di giustificazioni: è un tipo di scrittura che vuole lasciare molto spazio alla fantasia del lettore e permettere a chiunque si immerga nel testo di concentrarsi maggiormente sui pensieri e sui comportamenti dei personaggi per comprenderne appieno le singolari caratteristiche.
C'è un targhet particolare di lettori ai quali intendi rivolgere il tuo testo, oppure lo reputi un romanzo "ad ampio raggio"?
R:Personalmente ritengo che Masters School sia una lettura adatta a tutte le età, anche se risulta sicuramente più comprensibile ai giovani che in questo momento stanno attraversando il faticoso periodo dell'adolescenza.
Mi aspetto che i lettori di una certa età stiano più attenti ai messaggi che passano tra le righe del mio romanzo, specialmente da un punto di vista educativo.
Dammi tre buoni motivi per i quali potremmo definire il tuo romanzo "da leggere assolutamente"...
R: Masters School offre, in primis, un soggetto del tutto diverso da quelli sinora affrontati: una vera sfida.
È un romanzo moderno e avvincente, a volte esilarante, a volte drammatico.
Affronta infine questioni importanti con una giusta dose di inquietudine e leggerezza.
Chiudiamo l'intervista con una domanda mia personale. Il testo del tuo romanzo, permette un'interazione fantastica tra il lettore e la storia che si appresta a leggere? Ovvero quanto spazio lasci alla fantasia del lettore durante la narrazione?
R:Come già detto in precedenza, il mio stile di scrittura lascia molto spazio alla fantasia del lettore e gli permette di intuire anticipatamente particolari della storia che ad Angel, in quanto protagonista, sfuggono.
Grazie mille Roberta per la disponibilità nei nostri confronti. Personalmente, ed a nome di tutto lo staff di Italia Parallela, ti saluto calorosamente augurandoti un grandissimo in bocca al lupo per il libro, e per la promettente carriera letteraria che ti si prospetta davanti.
R:Ringrazio ancora una volta per il vostro interessamento e disponibilità e saluto tutto lo staff di Italia Parallela assieme a tutti i suoi affezionati lettori.

Giuseppe Di Stadio

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