mercoledì 20 marzo 2013

Le streghe nell'arte e nella letteratura europea

Nell'arte e nella letteratura europea, le rappresentazioni che vengono date in merito alla figura della strega possono essere indicativamente raggruppate in quattro macrocategorie.


DONNE CON IL FUSO

Solitamente il fuso è elemento tipico delle Parche e delle fate. Si tratta di un simbolo palesemente fallico ed esprime il concetto di forza (utilizzata contro i cavalieri ed i predicatori), oltr ad avere il potere di allontanare o annientare gli interventi magici delle altre streghe.
Il fuso più famoso è quello avvelenato dalla strega che compare nel racconto de "La bella addormentata nel bosco": non a caso, infatti, questo oggetto viene rappresentato come malefico, ripescando nei racconti della tradizione popolare.

DONNE SELVAGGE
Dopo il Medioevo, l'uomo selvaggio diventa "il buon selvaggio", un'idealizzazione, in realtà, precedente alla teoria di Rousseau.
La storia della donna selvaggia spesso è quella di una fanciulla rapita contro la sua volontà, vittima di una tradizione in cui l'uomo selvaggio viene associato al demonio. Si parla quindi di donne senza ritegno, dedite al degrado morale e fisico.
Nell'arte vengono raffigurate con i capelli scarmagliati e i vestiti laceri e rozzi.
Spesso queste donne sono accompagante da cinghiali o cani, animali legati alla simbologia di Ecate, i quali sono indice di sensualità sfrenata.

STREGHE IN VOLO
Le prime rappresentazioni di streghe in volo sono databili verso la fine del '200. E' nel 1280 che,appunto, nel Duomo di Schleswig, vengono dipinte donne nude dai lunghi capelli a cavallo di una scopa volante.
Nei manoscritti dell'epoca, invece, per diverso tempo, continueranno a cavalcare draghi o altri mostri.
Spesso il volo era accompagnato dalla presenza dei galli, bestie che, nel Medioevo, erano considerate dotate di poteri diabolici.

DONNE CON LO SPECCHIO
Lo specchio è un oggetto magico per eccellenza: il demonio se ne approfitta, infatti, per irretire le donne con il loro narcisismo. In diversi dipinti, negli specchi tenuti in mano dalle streghe (ma anche da altre donne), compaiono molto spesso volti di uomini, di demoni, a volte anche di scimmie che mostrano il posteriore.
Le scimmie, infatti, sono sempre state considerate non solo come caricatura grottesca dell'uomo, ma anche come rappresentazione del demonio stesso.
Da secoli, lo specchio simboleggia vanità e lussuria. Attraverso lo specchio, inoltre, le streghe possono trarre previsioni per il futuro o vedere cio' che accade in luoghi lontani dalla loro residenza.
Al ciclo della donna con lo specchio appartengono anche le sirene, raffigurate a volte anche con un pettine od un fuso.
©Monica Taddia

Immagine: Donna allo specchio - Antonio Tamburro

Nessun commento:

Posta un commento