Gli antichi abitanti del Pian del Cansiglio hanno da sempre temuto il
Bus de la Lum (buco della luce) poiché lo ritenevano abitato dalle
orrende "Anduane", streghe malvagie e ferocissime che avevano lunghi
chiodi arrugginiti al posto dei capelli e zanne affilate in luogo dei
denti. Queste terribili donne malvagie uscivano dalla profonda voragine
naturale che si trova nel bosco per raccogliere legna, bacche e funghi, o
per scendere al lago di Santa Croce a lavare e stendere i panni; se nel
loro peregrinare incontravano dei bambini soli nella selva, li
portavano nel loro antro per ucciderli e nutrirsene.
Quando erano tutte
riunite, accendevano un fuoco, che produceva alla sommità delle
fiammelle che nei secoli hanno indotto i pastori a chiamare la voragine
con questo nome.
In realtà un tempo, specialmente durante le afose notti d'estate, si
potevano scorgere uscire da quella buca delle fiammelle prodotte dai gas
generati dalla putrefazione delle carogne delle bestie malate che
venivano gettate nella fossa; questa, nel corso della seconda guerra
mondiale, fu tristemente utilizzata anche come foiba. Anticamente, poi,
la voragine fu considerata una specie di accesso diretto alle oscure
profondità della terra, attraverso la quale uscivano energie sotterranee
e potenti. Dunque un luogo di evocazione per far fuggire spiriti
maligni e invocare la protezione delle divinità benefiche e protettrici.
Attorno al grande occhio di tenebra sono stati infatti trovati molti
segni di quelle antiche presenze.
© Elena Lizzie
Immagine: Manfredi e la strega delle Alpi - John Martin
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