La Sagra della Lumaca che si svolge a Molini di Triora la seconda
domenica di settembre, vanta ormai 53 anni di quasi continua attività, e
segna la fine degli appuntamenti estivi di questa comunità montana
dell'alta Valle Argentina.
Nasce un po' per scherzo, nel 1959, grazie ad un gruppo di ragazzi
che dopo una discussione scherzosa legata alle gare di pesca che si
svolevano all'epoca nel territorio durante la stagione estiva, decisero
di inventare un evento legato ad una delle più prolifiche risorse della
loro terra: le chiocciole (nonostante il nome della festa, infatti, sono
le chiocciole le progoniste. Le lumache sono i gasteropodi senza
guscio.)
Il programma della festa, oltre a stand culinari, bancarelle e
concerti di musica folkloristica e moderna, comprende una gara
gastronomica singolare. La mattina del sabato, i partecipanti si recano
al comune di Molini per ritirare un pentolino sul quale è posto un
numero. La sera stessa, entro un orario prestabilito, il pentolino
contenente la propria ricetta viene portato ai giudici, che assaggeranno
e decreteranno le tre pietanze vincitrici, ma solo il primo si
aggiudicherà il premio della "Lumaca d'Oro". Esso, ovviamente, non
consiste in una lumaca dorata ma sta a sottolineare la bravura del cuoco
che avrà dimostrato di avere le "mani d'oro" ai fornelli.
Nella zona del laghetto delle Noci, invece, la domenica della festa,
prende luogo la "Corsa delle Lumache" dedicata ai più piccoli: alcune
chiocciole si confrontano su di un percorso sviluppato su pertiche di
legno posizionate in verticale, tutte della medesima lunghezza (un
metro). Ovviamente, vince la bestiola che raggiunge per prima la vetta!
Un ringraziamento particolare per questo articolo e la fotografia, va alla pagina Facebook Molini di Triora nel cuore che mi ha fornito gran parte del materiale utilizzato per la realizzazione.
© Monica Taddia
Immagine: Lumaca - Tilen Ti
Immagine: Lumaca - Tilen Ti
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