mercoledì 20 marzo 2013

Il fantasma di Campo Ruga

Ci troviamo a Venezia, nel novembre del 1929. Nevica abbondantemente, l'aria è gelida. Dalla riva che entra al Sottoportego Zurlin, sta arrivando una gondola che riaccompagna a casa il medico del vescovo. Improvvisamente, l'uomo si accorge che una ragazza, avvolta da uno scialle nero, proveniente dal Sottoportego, sta tentando di venirgli incontro, urlandogli di fermarsi perchè la madre stava molto male.
Il medico ordina di fermare la gondola, scende e segue immediatamente la ragazza. Entrando in casa nota con stupore che la donna ammalata è la sua ex domestica:è a letto, ha una brutta polmonite, ma il suo intervento tempestivo può ancora salvarla.
Mentre le presta le cure necessarie le dice "Ah, signora, se non fosse stato per sua figlia...". La donna rimane basita. "E' impossibile", esclama, "mia figlia è morta più di un mese fa...". Allora il medico le descrive la ragazza, soffermandosi sul particolare dello scialle nero. E maggiore è il suo stupore quando la donna gli dice di aprire l'armadio dove, tra i pochi miseri abiti, si trova lo stesso identico scialle visto pochi minuti prima sulle spalle del giovane fantasma!
Questo fatto potrebbe essere il precursore della leggenda metropolitana tanto in voga tra i giovani, che vede protagonista una ragazza dal maglioncino rosso che chiede l'autostop. Al ragazzo che le da il passaggio, lascerà in macchina per puro caso il maglioncino rosso che portava legato alla vita (altre volte, ma meno frequemtemente, si tratta di un diario). Quando il giorno dopo il ragazzo torna a casa sua per riconsegnarle cio' che le appartiene, scopre che in realtà la ragazza è morta già da tempo. La storia ci viene spesso raccontata da un amico, al cui amico è successo che... Ma difficilmente ci capiterà di sentirla raccontata da chi l'ha vissuta veramente!
Saranno forse tra le calli di Venezia le radici di questa storia?

©Monica Taddia

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