mercoledì 20 marzo 2013

I misteri di Villa Sanguettola

Questa antica residenza signorile di campagna, situata a Poggio Renatico (FE), apparteneva ai conti Zucchini (imparentati ai marchesi Costabili di Ferrara), che furono tra i principali protagonisti della bonifica agraria. Deve forse il suo nome all'uso di curare con le sanguisughe diverse malattie, fra cui la malaria che imperversava in questi luoghi.

Con le sue sessantaquattro stanze e la cappelletta ottocentesca, essa sorge isolata, a ridosso del fiume Reno. La facciata rivolta verso l'argine e l'antico parco fanno supporre che essa fosse stata eretta prima della costruzione del Cavo Benedettino, ma richiamano a tempi più recenti i suoi caratteri architettonici, le insistenti nervature in cui sono suddivise le pareti esterne.
Qualche modesta e tronca balaustra di coronamento, poche finestre ovali, fra il laconico ritmo delle piatte aperture rettangolari, sono proprie delle case utilitarie ottocentesche. Il conte Antonio Zucchini, padre del conte Gaetano, morto in giovane età, l'aveva eletta a sua residenza e pretese la costruzione del terzo piano per poter guardare dall'alto le immense estensioni delle sue terre.
All'interno si notano decorazioni a guazzo e la sala da pranzo conserva la ‘boiserie' per fugare l'invadente umidità.
Nel corso della seconda guerra mondiale la villa fu utilizzata come sede del comando tedesco e luogo di raccolta dei rastrellati per il campo di concentramento o per l'invio al lavoro coatto alla Todt, il più grande cantiere edile del conflitto, nonché macchina per lo sfruttamento di risorse materiali e umane.
(fonte: http://www.comune.poggiorenatico.fe.it) In merito a questa villa vi sono numerose leggende. Pare che la contessa Zucchini non fosse molto fedele al marito, e quando egli venne a saperlo decise di punirla. Ci sono due ipotesi: la prima è che sia stata da lui uccisa assieme al figlio (ma non ci sono tracce storiche in merito) e sotterrata nel parco della villa. La seconda(storicamente più plausibile) è che l'abbia rinchiusa nelle stalle e fatta "montare" da un cavallo.. In ogni caso ora l'anima della contessa vaga furiosa nel parco e all'interno della villa stessa.

©Monica Taddia

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