La Calabria è una regione magica, non solo dal punto di vista storico e naturale, ma anche nel senso vero e proprio del termine.
Infatti, tra case di campagna, boschi e fiumi, si aggirano da tempi
immemori, una moltitudine di folletti da fare quasi invidia alla
tradizione irlandese. Di seguito, in ordine alfabetico, troverete i nomi
e le peculiarità dei folletti più conosciuti.
AUGURIELLI: si trovano nella zona di
Catanzaro, sono paffuti, hanno i capelli ricci e portano sempre un
berretto rosso in testa. A differenza dei loro altri "cugini" calabresi,
sono gli unici ad avere i piedi a zoccolo di cavallo.Vivono nelle case
coloniche abitate da sette famiglie, e sono gelosissimi della loro
dimora, tanto che se cambiano gli inquilini, diventano molto
dispettosi.Portano tantissima fortuna a chi li incontra; per farseli
amici puo' essere utile sfruttare il loro punto debole.. sono attratti
da tutto ciò che luccica! Regalando loro pezzetti di metallo o di vetro,
ci si assicura il loro appoggio e la loro riconoscenza.
CUSCU: nulla si sa di questo genere di folletti, se non la loro triste peculiarità di esseri tremendi e maligni.
FAJETTI: vivono in tutta la Calabria,
nelle cantine e nei solai delle case di campagna. Tra tutti i folletti,
sono i più dispettosi: si intrufolano in casa, di notte, combinando
danni, nascondendo oggetti e facendo dispetti di ogni tipo alle ragazze.
Non serve a nulla arrabbiarsi: l'unico modo per farli andare via è
quello di ignorarli del tutto.
FUDDETTU: sono folletti dalla lunga
barba biance che vivono in tutta la Calabria, in particolare presso le
case di campagna, vista la loro golosità di uova di galluina fresche.
Amano giocare con i bambini, ma spesso li abbandonano lasciandoli in
strane posizioni, oppure ai piedi del letto. Il loro "mezzo di
trasporto" preferito sono i dorsi delle rane. Conoscono i luoghi in cui
sono sepolti i tesori, ma non li rivelano mai a nessuno. Un
avvertimento: sono molto suscettibili, e se scoprono che si è parlato
male di loro, sono capacai di vendicarsi in modi terribili. Per
liberarsi di queste creature, e per evitare soprattutto che importunino i
bambini, è necessario porre un ferro da stiro (o altri oggetti di uso
comune in metallo) vicino alla culla, oppure mettervi vicino una ciotola
di chicchi di panico, una scopa o uno straccio: il fuddettu non potrà
salire senza avere prima contato i chicchi di panico, i fili della scopa
o i buchi dello straccio.
MARRAUCHICCHI: vivono sulla costa
jonica,sono alti due palmi circa, hanno piccoli occhietti e mani rossi
fuoco, dello stesso colore del berretto da cui non si separano mai.
Anche loro conoscono i luoghi in cui si trovano i tesori: per farselo
rivelare basta rubare loro il berrettino rosso, minacciandoli di non
restituirglielo più. Non è facile,però: sono famosi anche per essere
creature velocissime! Hanno una doppia personalità, che può essere
gentile e generosa, oppure crudele e spietata. A differenza di altri
folletti, non hanno problemi a farsi vedere dalla gente, e di solito ama
servire le fanciulle e le giovani donne di bell'aspetto, facendo invece
un mare di dispetti a quelle brutte. Si ha però notizia di una
vecchietta che, non si sa bene per quale motivo, riuscì a ottenere la
protezione di un Marrauchicchio, ottenendo da lui tutto ciò di cui aveva
bisogno: vestiti, denaro, cibo... Tutto le veniva portato in modo
misterioso, e la gente del paese la invidiava sperando di poter
incontrare anch'essi un folletto così generoso.
MARRAUCHINI: abitano sui monti della
Sila, e sono riconoscibili a causa della loro corporatura molto gracile e
dal loro vestiario composto da una tunica e un cappuccio nero. Non sono
molto amati dagli abitanti della zona, visto che sono soliti rubare le
galline nei pollai.
MONACI FOLLETTI: vivono nelle case delle
famiglie più povere di tutta la Calabria, anche se la loro zona di
origine è Monteleone. I contadini della zona dichiarano di averli visti
sotto forma di aspetti diversi: un nano con i calzoni ed il berretto
rosso, un animaletto antropomorfo ricoperto di peli.Sono avari,
vendicativi, donano sonni infelici ai proprietari di casa,
trasformandosi in gatti, di notte, e posandosi sui loro petti.
Dispettosi e grottescamente burloni, a volte però possono anche aiutare i
loro "coinquilini". Ognuno di questi folletti possiede una pignatta
piena d'oro, dalla quale non si separa mai: nascosta ai piedi di un
albero o tra le crepe di un muro, puo' esser loro rubata solamente
quando seguono i loro padroni verso una nuova casa.
U' MONACHEDDU: vive nella zona di
Catanzaro, riconoscibile nell'aspetto a causa del suo vestito da frate,
con tanto di sandali dalle fibbie d'argento. Anche lui porta in testa
uno zuchetto rosso, che dona fortune ingenti a chi se ne impossessa.
Tuttavia, farlo non è facile, e se la missione fallisce, u' Monacheddu
si vendica...
ORA: folletti molto dispettosi. Per
poterli allontanare dalla propria casa, bisogna disporre, in una stanza
della casa, qualcosa sul pavimento in forma di croce, prima di andare a
dormire.
U' SCAVUSEDDU: è il folletto tipico
della zona di Crotone. E' di bassissima statura, tarchiato, dall'aspetto
poco gradevole; indossa anche lui un berretto ed un mantello rosso e
non porta mai le scarpe.Secondo altri, invece, si tratta di una creatura
leggera ed agilissima. E' un tipo strano, che si diverte a dare
scappellotti agli uomini burberi e chiama "brutta!" tutte le donne;
nonostante questo, spesso si mostra molto cortese, accendendo il fuoco o
i lumi in casa e rispondendo gentilmente a chi tenta di parlare con
lui. Può mostrarsi contemporaneamente in diverse stanze e a persone
diverse, ed è possibile vederlo solamente di notte: in ogni caso non è
affatto facile acchiapparlo. Se gli si ruba il berretto, bisogna stare
attenti alle sue promesse di ricompensa: tante volte promette moltissimo
oro in cambio, in realtà ci si ritrova con una pari quantità dell'oro
promesso in...carbone! Anche lui segue la famiglia ospite, in caso di
cambio di abitazione. Esiste una preghiera con la quale i ragazzi
invocano queto folletto: egli infatti ama giocare con loro, vista la sua
natura bizzarra. Bisogna però ricordarsi di non offenderlo mai, in
alcun modo, altrimenti il suo aspetto vendicativo prende il sopravvento.
A Cutro, la prima notte trascorsa in una nuova casa, le famiglie sono
solite imbandire una tavola per lo Scavuseddu: se il mattino seguente i
cibi sono ancora tutti intatti, il fatto è foriero di future disgrazie
casalinghe.
©Monica Taddia
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