giovedì 21 marzo 2013

I birilli d'oro di Monte Calvario

val di fleresProprio sul Monte Calvario, sopra a Castelrotto, si trovava molti anni fa la residenza di alcuni potenti e ricchi cavalieri.
Essi, durante le feste, organizzavano tornei a birilli. Nulla di strano se non fosse che questi birilli fossero d'oro massiccio e la palla di puro argento.
Il tempo è passato, i cavalieri hanno perso tutte le loro fortune e il castello è stato abbattuto. Al suo posto, ora, cresce un bosco di castani. E proprio tra questi alberi, a mezzanotte in punto, pare si possano ancora sentire le risate dei cavalieri e il rumore della palla che si scontra con i nove birilli d'oro.

Esiste un'altra versione della leggenda, che vede come protagonista non i cavalieri, ma un re potente e malvagio che gobernava l'intera Val di Fleres. Gli abitanti, popolo di minatori, temevano quest'uomo che esigeva da loro sempre più tasse e li trattava in modo estremamente crudele. E con i soldi dei suoi sudditi, a proprio ludibrio, si era fatto costruire un gioco dei birilli in oro zecchino: oro che i minatori avevano estratto personalmente.
Un giorno, però, il più coraggioso dei minatori decise di ribellarsi e propose ai suoi compagni di lavoro di lottare per riconquistare i loro diritti. Il re lo venne a sapere e decise di vendicarsi agendo direttamente sul ribelle: l'uomo però venne a saperlo e corse verso la montagna del Tribulaun, rincorso dal sovrano. Quest'ultimo, alla fine, riuscì a raggiungerlo, brandì la spada e, mentre stava per sferrare il colpo mortale, venne fermato dal fantasma del Tribulaun, che colpì con un pugno la cima del monte spaccandolo in due.Il sovrano fu trasformato in roccia, quella che ora viene chiamata Goldkappl e si trova davanti al Tribulaun. L'eroe tornò, invece, tra la sua gente.
I birilli non vennero mai rinvenuti tra gli oggetti personali del re, ma pare che siano stati nascosti e giacciano da qualche parte in Val di Fleres...
Tre birilli d'oro sono raffigurati anche sullo stemma di Obernberg am Brenner, un paese a 40 km da Innsbruck. Narra la leggenda che là i minatori fossero talmente ricchi da essersi costruiti un gioco dei birilli in oro puro.Un giorno, per divertirsi, scuoiarono un bue, lo ricoprirono di sale e lo fecero correre giù per la valle: questi, impazzito dal dolore iniziò a urlare di dolore e, nello stesso momento, tutte le miniere crollarono. I minatori morirono tra le macerie, mentre i soppravissuti portarono il gioco dei birilli d’oro in una grotta e poco dopo tempo morirono di peste. Questa leggenda non vi ricorda qualcosa?

©Monica Taddia

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