giovedì 6 gennaio 2022

Intervista a Bellard Richmont

Bellard Richmont è una delle "nuove leve" della letteratura fantasy italiana. Autore di racconti e romanzi tra le cui pagine spiccano il suo lato dark ed una profonda curiosità verso tutto ciò che è misterioso, si è prestato volentieri (sotto minaccia della sottoscritta) all'intervista inaugurale del 2022. E sono certa che gli porterà anche fortuna.

1) Che rapporto hai con il lato "misterioso" delle cose? Credi in fantasmi, fate, folletti, vampiri, pomodori assassini?
Il mistero e il paranormale sono sempre presenti nelle mie storie, perché ne sono affascinato. Sono di natura, però, molto scettico; sento ci sia "qualcosa" che per noi sarà sempre incomprensibile. Qualcosa oltre, perciò sì... e no.

2) Raccontaci una leggenda legata al luogo in cui vivi.
- Sono di Garbagnate Milanese, lì vicino c'è un luogo antico: villa Arconati, e pare ci viva un elfo. Almeno le voci del passato raccontano la storia di una creatura che nel parco della villa si mostri a chi ha bisogno per realizzare i desideri.

3) Hai mai avuto a che fare con esperienze inspiegabili? Avvistamenti UFO, fantasmi...?
- Se le paralisi notturne, in cui figure oscure mi osservavano, valgono, allora ne ho avute molte.

4) Ma secondo te gli alieni esistono o sono solo una trovata pubblicitaria per vendere più gadget dell'Area 51?
- Credo che ritenerci unici in un universo così vasto sia da stupidi. Ma non credo a nulla che non sia mia testimonianza diretta in questi ambiti.

5) Per il nostro blog "The Last Wave" avevi scritto un racconto in cui accenni alla figura delle Janare. Pensi di aver mai incontrato una vera strega? (Allusioni alle ex morose non sono ammesse NdR)
- Purtroppo non ho mai incontrato streghe o stregoni, mi spiace. In più hai escluso le mie ex, quindi non mi resta che dirti di no.

6) Letture e audio letture: preferisci leggere, ascoltare o entrambi? Non pensi che il grande successo degli audiolibri possa essere dovuto in parte anche al ricordo che abbiamo dei nostri cari che, quando eravamo piccoli, ci leggevano i nostri racconti preferiti? O forse, meno prosaicamente, è che la gente ha sempre meno tempo da dedicare alla lettura?
- Non ho mai ascoltato un libro e nessuno da piccolo mi ha mai raccontato o letto storie, però sono curioso. Non credo sia una questione di tempo o di impegni, penso invece si tratti di un'alternativa meno impegnativa a livello mentale, e il XXI Secolo è l'era delle comodità. Ben  venga se tutto ciò genera nuovi lettori.

7) Un'ultima domanda prima di salutarci. Quale libro fantasy avresti voluto e potuto scrivere tu?
- Avrei voluto scrivere Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Avrei potuto scriverlo io? Sì, ma sarebbe stato ancora più disilluso e violento, probabilmente.

Ringraziando Bellard per la sua disponibilità, vi ricordo che a breve uscirà il suo nuovo racconto "Il cavaliere senza Corpo". Trovate tutti gli aggiornamenti sulla sua pagina Instagram @bellard_richmont-scrive-cose.

3 commenti:

  1. Avevo un amico che a volte aveva le paralisi notturne con degli esseri che lo osservavano, o così raccontava. È da tanto che non lo vedo, non so se gli capita'ancora.

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    1. Per me sono state un vero e proprio incubo negli ultimi due anni. Ne avevo avuta una qualche anno fa in un periodo molto pesante della mia vita, altre me ne sono venute di recente e sempre legate a situazioni molto molto stressanti. Il fatto che le ultime siano successe proprio quando non avevo nessuno in casa con me mi hanno spaventata ancora di più perchè nel mio "dormiveglia" sentivo proprio la presenza di qualcuno o qualcosa di parecchio negativo. So che si tratta del mio inconscio che si diverte a farmi brutti scherzi quando non riesco a reggere il peso dei miei problemi ma... Cavolo... Ogni volta mi piglia un colpo.
      C'è da dire che da quando ho preso il cane queste cose non mi stanno più succedendo... Anche se dorme in un'altra stanza!

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  2. Le Janare sono tipiche della mia zona. A suo tempo ne avevo anche scritto sul mio blog. Ogni tanto mi capita di parlare con qualche anziano che mi racconta le storie che giravano quando era bambino. A me personalmente non è mai capitata una esperienza similare. Ma non ne sento per niente la mancanza.

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