Ammenzu a lu mari cì stà la sirena, cù passa cù lu cantu sì lù tira, ci pigghia a varcuzza cuù la vela ... li sippillisci n'funnu n'tà la rina.
E cù ci n'cagghia forti si lu teni, cù li canti chi fà sira e matina. (Canto popolare di Partinico ).
Secondo alcune tradizioni siciliane della zona di Modica, la sirena
assomiglia piuttosto alla figura che ne viene data dalle leggende
nordiche: non è perfida, ma avverte sempre i marinai dei pericoli ai
quali vanno incontro.
Questa sirena vive nel fondo del mare in una
grotta fatta di brillanti, perle e calamita, che lascia una sola volta
all'anno, la notte di san Paolo (tra il 24 e il 25 gennaio.. Come per la
Murgen...): si avvicina alla spiaggia cantando tutta la notte e
predicendo il futuro a coloro che la ascoltano (ma allora, che sia lei
la famosa Murgen?)
Altre leggende vedono questa sirena in modo
differente: essa fa sentire il suo canto quando nasce un bambino
sventurato (al contrario delle Banshee, che cantano in presagio di
morte), oppure è molto perfida. Ride quando uccide le persone e, per
combatterla, è necessario avere molta forza e ancor più coraggio.
©Monica Taddia
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