mercoledì 20 marzo 2013

Il cavallo d'oro di Novara

Tutti i castelli, bene o male, hanno la loro leggenda... Ed anche il castello di Novara non poteva essere da meno: pare che i suoi sotterranei nascondano una statua preziosissima, firmata addirittura da Leonardo Da Vinci.
Questo castello, eretto su antiche mura romane, fu voluto da Galeazzo Visconti e costruito verso la seconda metà del Trecento: dopo un utilizzo strettamente militare, venne poi adibito a carcere.
Ludovico il Moro visse tra queste mura ed ebbe l'onore di vedere realizzato dal genio toscano una statua d'oro massiccio raffigurante un cavallo: un'opera considerata talmente preziosa da essere addirittura tenuta nascosta nei sotterranei del castello.
Ludovico decise di farla costruire in onore di Francesco Sforza, suo padre, nonchè fondatore della nobile casata. Solo Leonardo avrebbe potuto essere l'artefice di cotanta magnificenza, e a lui venne affidato l'importante compito. Egli spese interi anni nella progettazione di quest'opera finchè un giorno, dopo l'ennesima pressione del Duca, non decise di realizzare un modello in creta di cio' che al momento riteneva più confacente alla meritata opulenza. Questo modello venne esposto al pubblico ma finì, purtroppo, distrutto durante l'occupazione francese di Milano del 1499.
La statua d'oro sarebbe poi stata realizzata in seguito al modello in bronzo, fondendo gran parte del tesoro aureo degli Sforza: pericolosissimo, quindi, esporla in alcun modo. Questo fu il motivo per cui venne nascosta nei sotterranei: pare, del resto, vi sia una galleria lunga e profonda che, partendo da sotto il castello, attraversi tutta la città di Novara, ma nessuno sa dove si trovi l'entrata. E' quasi certo però che essa passi attraverso il sottosuolo delle attuali Via Cacciapiatti, Via Tadini e Via Perazzi.
Solamente Ludovico il Moro conosceva l'esatta ubicazione del cavallo d'oro, e fu proprio la sua volontà di voler scendere nei sotterranei per controllare l'incolumità del prezioso equino che gli fu fatale: venne catturato e fatto prigioniero il 10 aprile del 1500 dai francesi. E portò il segreto del nascondiglio con sè fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1508 in prigionia nel castello di Loches in Francia.

©Monica Taddia

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