Questo castello, eretto su antiche mura romane, fu
voluto da Galeazzo Visconti e costruito verso la seconda metà del
Trecento: dopo un utilizzo strettamente militare, venne poi adibito a
carcere.
Ludovico il Moro visse tra queste mura ed ebbe
l'onore di vedere realizzato dal genio toscano una statua d'oro
massiccio raffigurante un cavallo: un'opera considerata talmente
preziosa da essere addirittura tenuta nascosta nei sotterranei del
castello.
Ludovico decise di farla costruire in onore di
Francesco Sforza, suo padre, nonchè fondatore della nobile casata. Solo
Leonardo avrebbe potuto essere l'artefice di cotanta magnificenza, e a
lui venne affidato l'importante compito. Egli spese interi anni nella
progettazione di quest'opera finchè un giorno, dopo l'ennesima pressione
del Duca, non decise di realizzare un modello in creta di cio' che al
momento riteneva più confacente alla meritata opulenza. Questo modello
venne esposto al pubblico ma finì, purtroppo, distrutto durante
l'occupazione francese di Milano del 1499.
La statua d'oro sarebbe poi stata realizzata in
seguito al modello in bronzo, fondendo gran parte del tesoro aureo degli
Sforza: pericolosissimo, quindi, esporla in alcun modo. Questo fu il
motivo per cui venne nascosta nei sotterranei: pare, del resto, vi sia
una galleria lunga e profonda che, partendo da sotto il castello,
attraversi tutta la città di Novara, ma nessuno sa dove si trovi
l'entrata. E' quasi certo però che essa passi attraverso il sottosuolo
delle attuali Via Cacciapiatti, Via Tadini e Via Perazzi.
Solamente Ludovico il Moro conosceva l'esatta
ubicazione del cavallo d'oro, e fu proprio la sua volontà di voler
scendere nei sotterranei per controllare l'incolumità del prezioso
equino che gli fu fatale: venne catturato e fatto prigioniero il 10
aprile del 1500 dai francesi. E portò il segreto del nascondiglio con sè
fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1508 in prigionia nel
castello di Loches in Francia.
©Monica Taddia
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