Uomo, dei, alieni pt.1



Dagli anni '50 nei nostri cieli sono stati avvistati tantissimi oggetti non identificati e ogni anno sono segnalati almeno 100 casi di avvistamenti irrisolti.
Pochi sanno che sin dalla preistoria molte popolazioni della terra hanno avuto contatti con oggetti non identificati ed esseri alieni.
Le testimonianze sono state tramandate fino ai giorni nostri attraverso incisioni rupestri, statue, religioni e riti.

In questo percorso (che svilupperemo in più puntate per evitare di annoiare i lettori) indagheremo su queste testimonianze e cercheremo di capire in che modo e perché gli esseri alieni abbiano influito sulla società umana e a quanto le religioni mondiali siano state influenzate da questi eventi.
Partiamo quindi studiando alcune delle più vecchie, conosciute, civiltà della terra:
Nel 500 D.C in Perù viveva il popolo dei Nasca, scomparso misteriosamente.
500 anni dopo la loro scomparsa vennero ritrovati, nel sito della loro tribù, dei teschi con la forma del cranio allungata.
Gli esperti si continuano a domandare se questa era un'usanza particolare o volevano imitare qualche essere alieno o semplicemente loro stessi erano alieni.
Come sappiamo la razza più conosciuta di alieni è quella dei cosiddetti "grigi" con testa allungata e corpo deforme.
In seguito, in tutto il mondo vennero trovati teschi del genere anche in tribù e luoghi molto lontani tra di loro.

   
Il popolo Egiziano è forse uno tra i più ricchi di testimonianze e contatti alieni, lo dimostra il semplice fatto che era una popolazione molto colta e piena di conoscenze astronomiche.

Essi stessi sostenevano che i loro dei provenissero dalle stelle: Osiride proveniva dalla costellazione di Orione (pensate anche alle 3 piramidi di Giza in linea con al cintura di tale costellazione) e la moglie Iside dalla stella Sirio.




 

Un faraone con una storia molto curiosa è il 10° della 18° dinastia, il suo nome era Akenaton.
Esso, quando salì al potere, cambiò le regole e gli egiziani non dovettero più credere a più dei, come avevano fatto fino ad allora, ma devono crede solo al dio rappresentato con il sole (di cui esso stesso si diceva il discendente).


Akenaton non era rappresentato come gli altri faraoni, con spalle larghe e vita stretta, veniva invece raffigurato con un cranio e un viso allungato, zigomi alti, spalle strette, ventre e parte inferiore del corpo larghe.

Anche la moglie Nefertiti e i figli erano raffigurati in quel modo.
Dopo 17 anni del suo regno il faraone fu  spodestato dal trono e probabilmente fu fatto uccidere per poter tornare al politeismo o forse per insabbiare la sua identità aliena.
Nel 1907 nella valle dei re fu ritrovato il suo corpo, con grande scalpore si notò che effettivamente il suo cranio è allungato.
Il figlio, che lo sostituì al trono, Tutankamon aveva anch'esso il cranio di quella forma.

 


In Africa nord occidentale una popolazione chiamata Dogon tramanda da millenni a generazioni moderne riti e tradizioni del loro passato.
Essi sostengono infatti che Nommo, un discendente del dio Amma scese dal cielo per portargli conoscenza.


Un fatto molto curioso è che essi sostengono che il messaggero provenisse dalla stella Sirio B (vicina alla costellazione di Orione), nulla di strano se millenni di anni fa, quando nacque la storia,  la stella non poteva essere conosciuta, essa infatti è stata scoperta solo negli ultimi decenni dai potenti telescopi moderni.


In Nuovo Messico, in un villaggio fatto da mattoni cotti chiamato Zuni vi abita, da circa 2000 anni la tribù indigena più antica del nord America, sulle rocce del deserto è incisa la storia della loro tribù tramandata dalle più antiche generazioni.
La loro tradizione è rimasta tale fino ad oggi ed essa narra che esseri dal cielo (chiamati "popolo del cielo") scesero sulla terra, attraverso un portale, per portare conoscenza agli uomini.
Sulle rocce ci sono incisioni fatte risalire al 1200 AC ed esse raffigurano esseri con una tuta spaziale nei i loro velivoli provenienti dalle stelle.
La tribù, ogni anno, celebra l’evento della venuta degli dei sulla terra indossando strane maschere e uno strano abbigliamento, in questi riti vengono cantate e tramandate alle nuove generazioni canzoni le cui parole parlano dello spazio.


Secondo la mitologia Cinese del 3.000 AC. un dio arrivò dalle stelle per risollevare la popolazione dalla povertà e dalla sofferenza.

IL suo nome era Wang e viaggiò fino alla terra nella pancia del suo drago giallo che sputava fuoco e fumo.
Esso divenne imperatore della Cina, venne considerato un eroe e ad esso venne attribuita l'invenzione della bussola, dell'agopuntura, della standardizzazione della scrittura cinese e l'innalzamento della Grande Muraglia Cinese.
Quando ebbe finito il suo lavoro e la gente era in pace andò via tornando sul suo drago giallo.
Questo drago potrebbe essere, in realtà, la rappresentazione di un moderno razzo spaziale che emana fumo e fiamme, al tempo però, non sapendo ancora cosa fossero i razzi i Cinesi lo descrissero come un drago.

In Iraq nel 1849 viene scoperto l'Enuma Elish, il libro della creazione, in cui viene esplicitamente citato il punto della creazione dei primi uomini da parte degli Annunaki (termine tradotto letteralmente "coloro che dai cieli sono arrivati").
Essi arrivarono sulla terra a bordo di veicoli volanti dal loro pianeta Nibiru.
Di essi ci sono raffigurazioni in statue e incisioni, in cui vengono rappresentati fluttuanti sopra alla popolazione, con tute spaziali, orologi da polso, ali, stivali e caschi.


Si sono trovate rappresentazioni simili anche nella cultura greca e Romana in cui, divinità potenti che sono nei cieli, spesso scendono sulla terra per interagire con l'uomo, portando scienza e sapere, per esempio Zeus e altri Dei che dal Monte Olimpo scendono sulla terra e spesso si accoppiano con le donne terrestri creando dei Semidei che poi diventeranno eroi o paladini.


In molte religioni tutt’ora esistenti troviamo il collegamento con esseri di altri mondi.
Nel libro biblico della Genesi Dio crea Adamo e Eva e molti esseri celesti come angeli e messaggeri divini interagiscono con gli umani.
In alcune parti della Genesi viene citata la frase "facciamo l'uomo a nostra immagine somiglianza"  come se gli dei fossero tanti, non uno solo.
Questo viene riportato anche nella bibbia ebraica (accettata anche dai cristiani) e nel corano dei musulmani.


Antonella Balboni

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