La più colorata celebrazione del mondo

Il forte legame che lega la cultura dei paesi asiatici agli elementi della natura non potrebbe trovare migliore conferma nella meravigliosa celebrazione dell' "holi festival", meglio conosciuta come festa dei colori, che da puntualmente il benvenuto alla primavera indiana.
Una delle più antiche feste della cultura indù, Holi, viene celebrata durante il primo giorno di luna piena nel mese di Phalgun, che secondo il calendario gregoriano, cade a cavallo tra febbraio e marzo, segnando l'inizio del mese Chaitra.

Seguendo l'antichissima tradizione, uomini e donne si ritrovano in strada, in prossimità degli edifici religiosi, e all'unisono iniziano a "spruzzarsi" a vicenda con polveri coloratissime ed acqua. Il colore prevalente è il rosso, in quanto la celebrazionerimanda chiaramente all'evocazione della fertilità, strettamente collegata con le tradizioni popolari che scandiscono la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, auspicando appunto, in questo passaggio stagionale, un propersoso periodo di fertilità.

Anche duante questa coloratissima celebrazione, come avviene tral'altro per le
altre celebrazioni indiane quali "la festa di Shivaratri" oppure "la notte di di Shiva", solitamente si ricorre all'uso di eccitanti naturali quali impasti di fiori essiccati di cannabis (bhang in lingua Hindi)perlopiù sciolto in una bevanda.
Gli uomini lanciano polveri colorate verso le donne emulando le gesta di Krishna, e le donne strappano la camicia dei corrispettivi partner in segno di venerazione della forza fisica e sottomissione al suo volere.
La tradizione popolare ci racconta che il dio Krishna fosse solito giocare a "Holi" con Radha e le mandriane, nella zona di Mathura, ancora oggi considerato il fulcro geografico della manifestazione, comunque molto sentita in tutta la zona dell'Uttar Pradesh.
La durata della celebrazione è fissata in due giorni completi, nei quali si commemora il trionfo del bene sul male. Come riportato in precedenza, alla celebrazione di questo rito di gruppo, vengono collegae molte leggende; Tra queste le più famose sono quelle di
"Krishna e Radha" e di "Holika e Prahlad".
Il giorno di Holi è preceduto la sera prima, dalla celebrazione di Holita Dahan. Per l'occasione vengono accesi grandi roghi in cui si brucia il fantoccio della demonessa Holika
sorella di Hiranyakashipu re dei demoni. Si narra che Holika fosse stata invitata ad uccidere il nipote Prahlad figlio del re dei demoni che, perché devoto a Vishnu fu condannato a morte dal padre crudele. Nel tentativo di assassinarlo Holika cerca di condurlo in un forno, ma qui e lei a finire incenerita.
Durante il secondo giorno noto come Dhulhendi, le persone festeggiano per le strade danzando e cantando lanciandosi addosso acqua colori e pigmenti e in questi festeggiamenti non sono esclusi né gli animali né i turisti di passaggio.
Secondo un'altra leggenda indiana Krishna geloso dell'amata Radha per la bellezza della sua pelle un giorno le dipinse la faccia.
Proprio per questa ragione in questa festività tutti gli innamorati colorano la faccia dei propri amati per sancire il loro affetto reciproco.
Quindi, quella dell' Holi, rappresenta indubbiamente un appuntamento immancabile al quale presenziare almeno una volta nella vita, sia per il meraviglioso impatto visivo, sia per il forte legame religioso che si avverte durante i due giorni di festa.

Giuseppe Di Stadio

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