Il misero dei teschi di cristallo

La possibilità di un intelligenza superiore, acquisita e consolidata, nel sapere della Civiltà Madre, è stata avvalorata dal ritrovamento di un reperto archeologico tanto discusso quanto affascinante e misterioso.

Nel 1927, a Labaanatum, nell'Honduras britannico, viene rinvenuto uno splendido manufatto in cristallo di rocca. La straordinaria precisione anatomica con la quale è stato creato il magnifico teschio di cristallo, è ancora oggi, tema di accesi dibattiti tra gli scienziati e gli esperti moderni.

Scoperto in una piramide Maya dal ricercatore Mitchell Hedges, il teschio vanta più di mille anni, ed è stato intagliato da un unico blocco di cristallo di rocca purissimo. In verità il suo rinvenimento fu molto controverso ed è stato al centro di diversi dibattiti: secondo alcune fonti, fu trovato nel 1927 da una diciassettenne, Anna, figlia adottiva dell'avventuriero e vagabondo Hodges, mentre scavava fra le rovine di Lubaantun, la "Città delle pietre cadute". Ma è la sua datazione storia il primo vero punto di conflitto tra storici ed archeologi. Infatti, la durezza molto simile al cristallo, e la tecnica necessariamente impiegata per intagliare con tale precisione millimetrica il manufatto, necessitano obbligatoriamente un minimo di 300 anni ed un grande dispiegamento di artigiani ed intagliatori di pietre preziose dotati di un enorme talento.
E' per questo che nel 1970, il teschio Mitchell-Hedges, dal nome del suo scopritore, fu affidato alle analisi dei laboratori della Hewlett-Packard, per uno studio più accurato mediante modernissime tecniche di datazione dei materiali preziosi. I risultati, resi pubblici mediante la pubblicazione in un articolo dal titolo "history or hokum?", rivelarono una semplice quanto affascinante conclusione. "Il manufatto rappresenta un bellissimo pezzo artistico, ma ne è impossibile la datazione". Neanche i più sofisticati mezzi, oggi in possesso della civiltà umana, sono in grado di datare il teschio. Inoltre viene ufficialmente screditata la teoria della storiografia che per anni ha affermato che il teschio sembrava essere stato scolpito con un moderno laser o con ceselli di precisione". Semplicemente perchè gli impieghi ablativi del laser si sarebbero avuti solo negli anni novanta.
Ma il ritrovamento del teschio di Hedges non è che uno dei tanti ritrovamenti scoperti in diverse parti del pianeta terra. Il British Museum ne possiede un esemplare dal 1897, mentre lo Smithsonian Institution ha un teschio dal 1992. Nel 1996 i teschi del British Museum e della Smithsonian Institution sono stati sottoposti ad analisi presso il British Museum che hanno rivelato segni di lavorazione con strumenti disponibili nell'Europa della seconda metà dell'Ottocento. Anche questo elemento suggerisce che si tratti di falsi fabbricati in tale periodo[9]. In quell'occasione erano stati portati anche i teschi "Max" e "Sha Na Ra" (mentre Anna Mitchell Hedges aveva rifiutato di portare il suo), ma il British Museum, in applicazione della propria norma di non fornire valutazioni su oggetti provenienti da collezioni private, non ha espresso alcun giudizio su di essi.
Altro elemento di discussione è dato dalla natura del materiale che compone oggi il teschio. Infatti, il blocco di cristallo intagliato in occasione della creazione del teschio, non risulta presente in natura, nella sua zona originaria di ritrovamento, ovvero l'America Centrale. Per trovare i primi giacimenti minerari che possiedono caratteristiche simile al materiale impiegato in questo caso, dobbiamo toccare le coste europee o addirittura africane.
L'unico elemento che mette d'accordo tutti è che, un manufatto di 13 centimetri, con peso superiore ai 5 chili, non può avere una realizzazione esclusiva da parte dell'estinta civiltà Maya. La complessità della sua formazione aumenta il mistero che avvolge il misterioso oggetto. Basti pensare che alla base vi sono incastonati una serie di prismi che, insieme alle lenti presenti nelle orbite del teschio, gli donano una luminescenza unica. Inoltre la superficie straordinariamente levigata è in grado di stimolare zone molto remote del cervello umano che donano appunto a chi viene a contatto con l'oggetto, straordinarie sensazioni.


"Questi due elementi di conflitto, da un punto di vista, gettano fango sull'autenticità storica del teschio di cristallo, concludendo, come al solito, con l'affermazione semplicistica "è inspiegabile"; ma sorprendentemente da un altro punto di vista, a mio avviso molto più esaustivo ed interessante, avvalorano la teoria della collaborazione tra la CIVILTA' MADRE e i popoli della terra che abitavano le regioni mesoamericane."
Aprendo una parentesi sui rituali Maya, possiamo notare come il cristallo venisse utilizzato per la fabbricazione di moltissimi strumenti usati nelle pratiche religiose, in quanto si credesse che il cristallo potesse contenere l'anima di un Dio. Infatti, il cristallo veniva utilizzato dai sacerdoti Maya come oracolo divino. Durante l'antica cerimonia Maya denominata Rituale dei Fuochi, i teschi di cristallo venivano utilizzati per appiccare incendi controllati in diverse aree geografiche per scopi culturali. Straordinariamente, se lasciamo attraversare il nostro teschio da un raggio di sole, questo viene canalizzato all'interno del cristallo, per fuoriuscirne dalla cavità orale sottoforma di fascio di luce, alla strega di un raggio laser capace appunto, di generare incendi se si indirizza su un catalizzatore quale ad esempio la paglia.
Secondo la leggenda, tramandata fino ad oggi dai Concito, popolo di nativi americani, i teschi in realtà sono 13, numero simbolico legato alla morte, come appunto la tredicesima lama dei tarocchi. Secondo la leggenda i teschi sono in grado di parlare e cantare, in attesa del giorno che saranno riuniti. Quando ciò accadrà, e dodici teschi saranno posti in formazione circolare, il tredicesimo, che rappresenta la "conoscenza segreta" permetterà di svelare i misteri sull'origine della vita e si farà latore di un messaggio di verità sconosciute, capaci di cambiare il mondo. Inoltre, molte popolazioni mesoamericane, ancora oggi, svolgono cerimonie per commemorare gli "ANTICHI PROGENITORI", che in passato fecero dono al mondo dei sacri teschi. Questi progenitori sono descritti come entità superiori alla razza umana, provenienti dalle Pleiadi, da Sirio e da Orione. Tutte costellazioni connesse alle piramidi del Sole e della Luna di Teotihuacan, nonché alle grandi piramidi di Gizah...
Si tratta solo di coincidenze?

Giuseppe Di Stadio

Foto tratta da Wikipedia

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