Nel periodo a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, le protagoniste
principali dei metodi divinatori furono le carte da gioco classiche,
successivamente reinterpretate da artisti e tipografi.
Tra i più
misteriosi mazzi, ricordiamo questa sibilla italiana, realizzato nel
1850 da uno sconosciuto stampatore che, molto presto, ne fermò la
distribuzione. Gli italiani non furono tra i più grandi distributori di
carfte, proprio a causa della scarsa qualità dei prodotti utilizzati: le
carte si rovinavano presto, motivo per cui non sono stati a noi
tramandati mazzi completi.
Nonostante ciò, un mazzo integro e ben
conservato venne ritrovato da un collezionista da un antiquario: 32
carte a seme francese, con didascalia alle immagini presente sulla carta
stessa.
Le carte sono state ora ristampate da editori moderni,
assieme ad un libretto di accesso alla lettura, tuttavia continuiamo a
sapere poco e nulla di questo mazzo. Che forse non vi sia qualche
mistero?
© Monica Taddia
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